Progetto Cantine: la crescita continua

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Storie di famiglia, approccio sostenibile e grande attenzione per la qualità: ecco i requisiti che possiedono le aziende del Progetto Cantina. Vi presentiamo le nuove entrate.

Redazione di Vinhood
Redazione di Vinhood
progetto cantine di Vinhood le nuove cantine che si sono aggiunte

Sempre più cantine stanno aderendo al nostro Progetto, che è partito da poco ma ha già incontrato il favore dei produttori e di tutta la filiera.

Abbiamo deciso di estendere il nostro strumento e la nostra esperienza di facilitatori digitali e fisici dell’incontro tra aziende e consumatori.

Si tratta anche di un modo totalmente innovativo di comunicare il vino da parte delle cantine stesse, che possono così beneficiare di un vasto insieme di plus e vantaggi.

Questo progetto è una costola importante del Distretto del Gusto di Vinhood, un network nascente di aziende, produttori, brand e consumatori accomunati dalla passione per la ricerca e dalla voglia di studiare, innovare e semplificare il mondo del gusto.

Oggi vi presentiamo queste nuove cantine!

Tenute Piccini

Piccini è una storia di famiglia che da oltre quattro generazioni  tramanda passione, valori, conoscenze e competenze, nel segno della più alta identità territoriale. Piccini è un’azienda legata al territorio e alle tradizioni toscane, con un importante DNA territoriale che non è mai stato considerato un limite.

La famiglia infatti vanta oggi 5 tenute distribuite in tutta Italia: la Fattoria di Valiano, nel Chianti Classico, Tenuta Moraia, in provincia di Grosseto, Villa al Cortile a Montalcino ma anche Regio Cantina in Basilicata e Torre Mora nella zona dell’Etna Doc. Molti potrebbero ritenerla solo uno dei tanti colossi dell’enologia italiana ma quello che sorprende, conoscendo i Piccini più da vicino e assaggiando i loro vini, è l’attenzione e la premura che riservano ai loro vini. Dettagli che solo chi mantiene un approccio viscerale e sincero al proprio mestiere può tenerne cura.

tenute piccini partecipa al progetto cantine di vinhood

Audarya 

Audarya è una delle realtà vitivinicola più recenti  di Serdiana,nel Sud della Sardegna, territorio storicamente vocato per la viticoltura. Una cantina giovanissima la cui storia, in realtà, come le radici di una vite, affonda nei decenni del secolo scorso e coincide con la storia dei proprietari, la famiglia Pala, viticoltori da tre generazioni, profondi conoscitori della vigna e di questa terra.

Da appassionati interpreti e produttori di vini hanno da sempre puntato sui grandi vitigni locali sardi, primi tra tutti il Nuragus e il Monica. La scelta delle etichette suggestive e fiabesche rappresentanti animali con sembianze umane vuole raccontare con ironia l’aspetto magico del mondo del vino e della convivialità che nasce da ogni bottiglia condivisa.

cantina audarya partecipa al progetto cantine di vinhood

Castello di Vicchiomaggio

Le origini del Castello Vicchiomaggio, inizialmente denominato Vicchio dei Longobardi, risalgono all’incirca al 1400. Da sempre rinomato per la produzione di vino di altissima qualità, oggi viene guidato dai proprietari John e Paola Matta che hanno mantenuto questa tradizione. 

Situato in cima ad una collina che domina tutta la Val di Greve, a soli 18 km da Firenze, il Castello Vicchiomaggio conserva ancora intatte le abitazioni castellane e le mura di difesa. Una curiosità? Divenuto, negli anni del Rinascimento, una villa signorile, il Castello Vicchiomaggio ha offerto ospitalità a numerose personalità, fra cui Leonardo da Vinci e Francesco Redi

Castello Vicchiomaggio partecipa al progetto cantine di vinhood

Quarta Generazione

Giovanna Paternoster rappresenta la quarta generazione di una famiglia da sempre attiva nel mondo del vino. Da qui il nome del progetto “Quarta Generazione”: un’azienda giovane e innovativa, che si basa però su radici ben salde, per l’appunto derivanti da quattro generazioni.

Lo scenario è quello del Vulture, in Basilicata, un territorio a volte aspro e ruvido, dove il Monte Vulture, un tempo imponente vulcano, ha dato il nome al vitigno che oggi ne tramanda l’antica forza: l’Aglianico. Un vino potente, strutturato, da molti considerato il Barolo del Sud a cui Giovanna Paternoster ha affidato il compito di raccontare al mondo intero quanta eccellenza si racchiude lungo le pendici del Vulture.

cantina Quarta generazione partecipa al progetto cantine di vinhood

Marco e Vittorio Adriano

Originari dell’Alta Langa, gli Adriano sono agricoltori dal 1900, da quando nonno Giuseppe iniziò ad allevare i primi vigneti.

Gli Adriano rappresentano quella generazione di produttori che da più di un secolo producono vino in Langa con la stessa dedizione e passione, per dimostrare che il loro non è solo un mestiere ma una questione di famiglia e tradizione.

Vittorio è il presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) che negli anni ha rappresentato una vera e propria filosofia produttiva aziendale. Insieme alle vigne, l’azienda vanta un bosco preservato come elemento di biodiversità e dei noccioleti, anche questi non diserbati. Un angolo di Langa dove tra semplicità e impegno si respira lo spirito più puro e genuino del Piemonte.

marco e Vittorio Adriano azienda del progetto cantine di vinhood

Cantine Serio

Giovane, dinamico e attento ai dettagli, così è Giuseppe Serio, che dal 2017 ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia dove per anni si era prodotta uva e masse da vendere come vino sfuso per il Nord Italia.

Il suo sogno era trasformare l’antica azienda del nonno “Pippi” in qualcosa di grande e che potesse raccontare la Puglia al mondo con la stessa intensità con cui lui stesso la viveva. E’ così che prese la drastica decisione di iniziare a vendere solo vino in bottiglia, etichette con un nome e cognome per metterci la faccia una volta per tutte.

Ha poi ristrutturato l’antico stabilimento del nonno riportando alla luce le volte stupende che rendono la cantina un luogo suggestivo e pieno di storia. Carattere, tradizione e passione sono i valori fondamentali che animano Giuseppe e che si ritrovano intatti nelle varie interpretazioni del vitigno che ha scelto come ambasciatore del Salento: il Negroamaro.

cantina serio partecipa al progetto cantine di vinhood

Canevaro Luca

La storia dell’azienda guidata da Luca Canevaro comincia nel 2016, come ramo dell’antica azienda agricola familiare.

Oggi Luca gestisce circa 8 ettari vitati completamente coltivati in agricoltura biologica certificata. La scelta sin da subito è stata quella di puntare tutto sul territorio e le eccellenze della vitivinicoltura tortonese: Derthona Timorasso e Barbera Monleale.

Il Timorasso soprattutto, dopo decenni d’oblio dagli anni Ottanta del Novecento, è stato protagonista di una grande riscossa. Grazie alla tenacia di alcuni volonterosi ed intraprendenti vignaioli si è riscoperto come uno dei pochi vini italiani da invecchiamento portando il Piemonte ad essere riconosciuto non solo come patria dei grandi vini rossi ma anche di bianchi.

Luca canevaro partecipa al progetto cantine di vinhood

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