Tè e tisane, quali sono le differenze?

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Tè, tisana, infuso, infusione o decotto sono la stessa cosa? La risposta è no anche se spesso utilizziamo questi termini come sinonimi intercambiabili.

Gabriella Lombardi
Gabriella Lombardi
tè e tisane

Tè, tisana, infuso, infusione o decotto sono la stessa cosa? 

La risposta è no anche se spesso utilizziamo questi termini come sinonimi intercambiabili.

Per orientarci in mezzo a tanta confusione, iniziamo a fare un po’ d’ordine partendo dalla definizione di cosa è un tè.

IL TÈ

Il tè è una bevanda che si ottiene infondendo le foglie della Camellia Sinensis,  un arbusto sempreverde appartenente alla famiglie delle Theaceae che cresce rigogliosa in ambienti tropicali e sub-tropicali. 

Siamo soliti pensare alla pianta del tè come ad un arbusto. Tuttavia se questa non viene coltivata e potata, cresce fino a diventare un albero ad alto fusto che può raggiungere un’altezza di 10-15 metri.

Per tradizione, in Oriente i tè vengono classificati in sei macro-famiglie, in base alla colorazione che le foglie e il liquore (tecnicamente l’infusione che degustiamo) assumono in seguito a specifiche lavorazioni: tè verdi, bianchi, gialli, verde-azzurri o wulong, rossi e neri. Approfondisci qui la classificazione cromatica del tè.

Il tè ha una storia di quasi cinquemila anni e grazie a terroir e a processi produttivi diversi offre un’ampissima gamma di sapori e di esperienze sensoriali. Oltre alle ben note catechine con proprietà antiossidanti, il tè contiene teina e di conseguenza ha un effetto stimolante. E questa è la differenza principale con le tisane che, non essendo ricavate dalle foglie della Camellia Sinensis, ne sono naturalmente prive.

tè e infusi

E QUINDI, CHE COS’È UNA TISANA?

Storicamente il nome “tisana” indicava una bevanda benefica che veniva preparata per migliorare la salute delle persone malate. Ancora oggi attribuiamo a queste preparazioni “acquose” delle finalità curative e, nella definizione ufficiale, leggiamo che queste sono ottenute da una o più droghe vegetali, destinate alla somministrazione per via orale, con fini terapeutici.

State tranquilli, parlando di droghe vegetali restiamo nella legalità! È semplicemente il termine tecnico impiegato per specificare la parte della pianta più ricca in principi attivi ovvero le sostanze che, se assunte dall’uomo, mantengono in buona salute o aiutano a recuperarla grazie alla loro efficacia farmacologica. 

Fate comunque sempre molta attenzione che, come stabilito dalla legislazione italiana, la miscelazione delle tisane sia sempre eseguita da un farmacista o da un erborista laureato in grado di riportare in etichetta tutte le avvertenze. Come diceva Paracelso, “niente è veleno, tutto è veleno”, soprattutto se le erbe vengono usate in dosaggi sbagliati o mescolate ad altre con principi incompatibili risultando dannose per la salute.

Con questa premessa, semaforo assolutamente verde alle tisane quando le compriamo da professionisti competenti in materia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce, inoltre, agli esperti miscelatori di inserire i nomi delle piante in latino, specificando il genere e la specie. Questa dicitura diventa una sorta di “passaporto” con nome e cognome ben indicato e a scanso di equivoci.

Sempre parlando di tisane, facciamo spesso confusione utilizzando i termini infuso, macerato o decotto come sinonimi senza sapere in realtà che questi sono i modi in cui possiamo prepararle.

tè e tisane

COME SI PREPARANO LE TISANE PER PRESERVARNE I BENEFICI?

Anche qui facciamo un po’ di chiarezza tra infusione, macerazione e decozione che ci permettono di ottenere, ça va sans dire, un infuso, un macerato e un decotto.

L’infuso, esattamente come quando prepariamo un buon tè, lo otteniamo versando sulla tisana acqua calda tra gli 85° e i 100° a seconda delle piante che compongono la miscela. Per semplificare, più le materie prime sono delicate e meglio è controllare la temperatura affinché non diventi troppo elevata. Il tempo di infusione varia dai 5 ai 10 minuti. 

Quando invece la miscela della nostra tisana è a base di ingredienti coriacei, duri o legnosi, bisogna optare per una decozione, facendo bollire il tutto per 10-15 minuti circa. Ecco che avremo preparato un decotto.

Una via di mezzo è il macerato e scegliamo questa preparazione quando la nostra tisana è compatta ma non troppo. Per procedere con la macerazione, versate le vostre erbe in un pentolino, aggiungete acqua fredda, scaldate e portare ad un’ebollizione leggera. A questo punto, spegnete subito la fiamma e lasciate in infusione per 5 minuti prima di filtrare e servire.

Per concludere, qual è il corretto dosaggio per preparare i tè e le tisane?

Anche in questo caso, tè e tisane richiedono accorgimenti diversi per garantire una preparazione ottimale che non necessita aggiunte di zucchero, miele o limone per migliorarne il sapore.

Per le tisane bisogna pesare circa 3-5 grammi ogni 100 ml di acqua mentre per i tè sono consigliati 2-3 grammi ogni 150 ml.

C’è solo una cosa che accomuna tè e tisane: entrambe le infusioni ci riportano alla natura, regalandoci del tempo di qualità da dedicare a noi stessi.

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